TRATTAMENTO ACQUA ZAVORRA - raffaele staiano

Raffaele Staiano Naval ArchitectRaffaele Staiano Ingegnere Navale

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TRATTAMENTO ACQUA ZAVORRA

WBTS-Acq.Zavorra
Nel loro viaggio attraverso gli oceani le navi utilizzano l'acqua di mare come zavorra, per avere un assetto ottimale e migliorare la loro stabilità.
L’acqua necessaria viene prelevata generalmente in una zona sotto costa e, una volta che la nave arriva a destinazione, viene scaricata in porto. Nell’acqua di zavorra sono presenti sia sedimenti che microrganismi come ad esempio batteri, microbi, piccoli invertebrati, uova e larve. Il carico e lo scarico dell’acqua possono avvenire quindi in località anche molto lontane e diverse tra loro, generando una migrazione di sostanze che porta ad avere squilibri negli ecosistemi.
L'Organizzazione marittima internazionale (IMO) in una convenzione siglata nel febbraio del 2004 ha definito le regole per la  gestione dell'acqua di zavorra. Ogni nave deve documentare tutti i cambi dell'acqua di zavorra secondo le disposizioni della convenzione. In linea di principio i metodi sono due:
  • il primo prevede che l'acqua venga prelevata in alto mare, ma questa tecnica è spesso impraticabile;
  • il secondo metodo, prevede invece dei processi di trattamento dell'acqua di zavorra a bordo della nave mediante sistemi meccanici, fisici o chimici.
Ogni nave oggi ha l'obbligo di soddisfare questa normativa e molte hanno dovuto apportare importanti modifiche per permettere l'installazione a bordo di tale sistema che viene brevemete indicato con la sigla WBTS (Water Ballast Treatment System)

M/C FILICUDI M
(TANKER FOR OIL PRODUCTS & CHEMICALS)

Lunghezza F.T. 161.12 m
Lunghezza P.P. 149.80 m
Larghezza F.O.    23.00 m
Altezza costruzione 13,40 m

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