STRUTTURA MISTA
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Struttura mista
Per navi aventi lunghezza superiore a 65 metri, il progettista può scegliere di adottare ancora la struttura trasversale (si riduce il peso dello scafo, ma aumenta il tempo di costruzione); per quelle con lunghezza inferiore a 200 metri, il progettista può scegliere di adottare ancora la struttura longitudinale (si aumenta il peso dello scafo, ma si riduce il tempo di costruzione).
Per navi di lunghezza compresa tra 65 e 200 metri, una volta scelto il sistema di costruzione che meglio risponde alla robustezza dello scafo, occorre considerare altri aspetti che sono connessi all’utilizzazione commerciale della nave. Tra questi sono di primaria importanza la capacità di carico delle stive, la sicurezza del carico stivato e la rapidità nella movimentazione del carico durante l’imbarco e lo sbarco. La capacità di carico delle stive e la sicurezza del carico stivato dipendono anche dagli elementi strutturali presenti nella stiva. La rapidità delle operazioni di carico e scarico dipendono anche dalle dimensioni dei boccaporti; le quali interrompono la continuità del ponte ed indeboliscono la trave-nave proprio in zone in cui il momento flettente è grande, producendo notevoli sollecitazioni di trazione e compressione nelle zone adiacenti i boccaporti. Per queste ed altre ragioni, moltissime navi aventi lunghezza tra 65 e 200 metri adottano un sistema costruttivo intermedio tra quelli già esaminati, realizzando un sistema misto. I registri di classificazione navale impongono, per navi di lunghezza uguale o maggiore a 120 metri di avere il ponte di forza, il fondo ed il doppio fondo a struttura longitudinale. Se la nave è con grandi boccaporti il progettista deve preferire il sistema trasversale per i fianchi e per gli altri ponti (quelli più vicini all’asse neutro).
Ne consegue che, a seconda del profilo di missione di una nave da carico, fermo restando quanto prescritto dai registri di classificazione, verrà studiata e realizzata la struttura dello scafo più idonea per la robustezza della trave nave e che meglio risponde alle esigenze commerciali della stessa. Il risultato è un sistema costruttivo misto che può essere diverso da nave a nave.
Nel sistema misto, quindi, di solito, si ha:
sistema a prevalenza longitudinale nelle parti più lontane dall’asse neutro (fondo, doppio fondo, ponte di forza, ecc.),
sistema a prevalenza trasversale nelle parti più vicine all’asse neutro (fianchi, ponti intermedi, ecc.).
Per navi aventi lunghezza superiore a 65 metri, il progettista può scegliere di adottare ancora la struttura trasversale (si riduce il peso dello scafo, ma aumenta il tempo di costruzione); per quelle con lunghezza inferiore a 200 metri, il progettista può scegliere di adottare ancora la struttura longitudinale (si aumenta il peso dello scafo, ma si riduce il tempo di costruzione).
Per navi di lunghezza compresa tra 65 e 200 metri, una volta scelto il sistema di costruzione che meglio risponde alla robustezza dello scafo, occorre considerare altri aspetti che sono connessi all’utilizzazione commerciale della nave. Tra questi sono di primaria importanza la capacità di carico delle stive, la sicurezza del carico stivato e la rapidità nella movimentazione del carico durante l’imbarco e lo sbarco. La capacità di carico delle stive e la sicurezza del carico stivato dipendono anche dagli elementi strutturali presenti nella stiva. La rapidità delle operazioni di carico e scarico dipendono anche dalle dimensioni dei boccaporti; le quali interrompono la continuità del ponte ed indeboliscono la trave-nave proprio in zone in cui il momento flettente è grande, producendo notevoli sollecitazioni di trazione e compressione nelle zone adiacenti i boccaporti. Per queste ed altre ragioni, moltissime navi aventi lunghezza tra 65 e 200 metri adottano un sistema costruttivo intermedio tra quelli già esaminati, realizzando un sistema misto. I registri di classificazione navale impongono, per navi di lunghezza uguale o maggiore a 120 metri di avere il ponte di forza, il fondo ed il doppio fondo a struttura longitudinale. Se la nave è con grandi boccaporti il progettista deve preferire il sistema trasversale per i fianchi e per gli altri ponti (quelli più vicini all’asse neutro).
Ne consegue che, a seconda del profilo di missione di una nave da carico, fermo restando quanto prescritto dai registri di classificazione, verrà studiata e realizzata la struttura dello scafo più idonea per la robustezza della trave nave e che meglio risponde alle esigenze commerciali della stessa. Il risultato è un sistema costruttivo misto che può essere diverso da nave a nave.
Nel sistema misto, quindi, di solito, si ha:
sistema a prevalenza longitudinale nelle parti più lontane dall’asse neutro (fondo, doppio fondo, ponte di forza, ecc.),
sistema a prevalenza trasversale nelle parti più vicine all’asse neutro (fianchi, ponti intermedi, ecc.).