Periodo di Rollio - raffaele staiano

Raffaele Staiano Naval ArchitectRaffaele Staiano Ingegnere Navale

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Periodo di Rollio

APPROFONDIMENTI > STABILITA'

Il periodo di rollio, secondo i canoni classici, si calcola con la formula:
Dove "k" rappresenta il raggio giratorio della massa nave attorno al suo asse longitudinale passante per "G". Calcolare "k" è una cosa lunga e complessa. Per le navi mercantili, in via approssimativa si assume k=B/3.
Per il naviglio minore si può usare una formula empirica, applicando un coefficiente pratico. Essa è la seguente:
Il coefficiente "C", nel caso di un motor yacht con carena tonda, oscilla da 0.8 a 0.9. Comunque dalla media delle osservazioni pratiche, fatte su molteplici tipi di navi, il valore di "C" si estende da un minimo di 0.6 ad un massimo di 1.

Quando la nave affronta il mare agitato, incontrerà onde di grandezza ed ampiezza variabile provenienti da diverse direzioni. Se le onde vengono incontrate di prora, la nave beccheggerà e l'onda produrrà una variazione di volumi e resistenze in senso longitudinale.
Con mare al traverso la nave rollerà. L'effetto di rollio nasce dalla variazione di volume dell'acqua attorno alla carena prodotta dal passaggio delle onde. Questa variazione di volume provoca uno spostamento del centro di spinta e, di conseguenza, la coppia di stabilità reagisce per mantenere la nave orizzontale. L'onda successiva provoca il fenomeno inverso, cosicché la nave, passando da una cresta ad un cavo d'onda, deve forzatamente modificare la sua posizione trasversale e questo, a causa dell'intermittenza delle onde, lo farà rollando.
Se la nave incontrasse una sola onda, dopo il primo impulso oscillerebbe secondo il suo periodo naturale di rollio, finché le oscillazioni si smorzerebbero per effetto dell'attrito dell'acqua sulla superfice di carena. Trattandosi invece di una sequenza continua di onde, la nave assumerà il periodo di rollio dell'onda, e lo manterrà, fintanto che esso sarà superiore a quello della nave.
Qualora, per sfortunata coincidenza, si verificasse il sincronismo tra periodo della nave e quello  dell'onda, si avrebbero forti sbandamenti, molto pericolosi. Il rollio della nave, in mare aperto, è perciò del tutto irregolare. Ciò è dovuto all'irregolarità delle onde, alla velocità della nave ed all'angolo d'incontro con le onde. L'esperienza pratica tuttavia ha provato che una nave si comporterà bene o male in relazione al suo periodo naturale di rollio, e conseguentemente al valore della sua altezza metacentrica.
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